Scala dei Valori Tonali
Introduzione
Salve a tutti, oggi vorrei parlarvi di un argomento molto importante ossia la scala dei valori tonali.
Non si tratta di un argomento complicato, ma proprio per questo motivo molte persone lo trascurano o lo tralasciano completamente trovandosi in fasi avanzate del lavoro ad affrontare diversi problemi.
Se siete dei principiati, il NON conoscere la scala dei valori tonali vi porterà sicuramente ad avere un disegno piatto e senza contrasto, in cui non si distinguono i varii planes e senza transizioni morbide. In pratica si tratta di una outline con poche sfumature e nessuna profondità. [disegno flat]
Se siete intermedi e NON conoscete in maniera appropriata la scala dei valori, vi troverete sicuramente a faticare nel momento in cui andrete a creare le transizioni e a sfumare. Non sarete in grado di capire i livelli che compongono il disegno e non saprete applicare le texture.
Dunque resterete bloccati in una “terra di mezzo” in cui non siete un principiante perché siete i grado di applicare qualche sfumatura, ma non siete in grado di fare quel salto di qualità che vi consentirà di creare dei bei lavori.
Se invece imparerete a padroneggiare e a comprenderete la scala dei valori tonali sarete in grado di disegnare come dei veri professionisti e avrete un controllo pressocchè totale su ciò che state facendo.
Perchè è importante la scala dei valori – Come nasce
I due elementi principali per creare l’illusione di realismo sono: primo, la conoscenza delle forme (e nell’ambito del ritratto parliamo nello specifico dei planes che compongono il volto) e secondo: la scala dei valori tonali.
Ci sarebbero altri elementi che compongono il disegno tra cui linea, spazio, texture e colore ma i più importanti sono la FORMA E LA SCALA DEI VALORI.
Imparate ad utilizzare questi due elementi e sarete in grado di disegnare qualsiasi cosa, ve lo garantisco.
Prima di tutto, dobbiamo capire come si forma la scala dei valori tonali:
L’essere umano è in grado di riconoscere un oggetto solamente quando quest’ultimo viene colpito da una fonte luminosa. La luce colpendo l’oggetto
creerà una scala di valori.
Prima di spiegare la scala dei valori nel dettaglio, è bene capire “perché è così importante distinguere bene i toni all’interno di un disegno”.
- Prima di tutto per ottenere maggior tridimensionalità
- E secondo, per ottenere maggiore realismo.
Saper riconoscere il giusto valore tonale è una delle abilità più importanti che un artista può sviluppare, poiche vi consente di ottenere ottimi livelli di realismo.
Come ho già detto i il nostro cervello è in grado di riconoscere la forma di un oggetto solo quando la luce rimbalza sulla sua superficie.
Essendo il foglio una superficie piana e bidimensionale, saremo noi a dover creare l’illusione di trimensionalità, e per poterlo fare dobbiamo rappresentare in maniera corretta i valori tonali.
Cosa influenza/modifica la scala dei valori tonali
I fattori che possono modificare la scala dei valori sono:
– La direzione da cui proviene la luce.
– La forma dell’oggetto colpito.
– La texture.
– Il colore
– Il materiale di cui è composto.
Altri due fattori che determinano la quantità di luce che viene percepita dallo spettatore è anche “quanto è chiaro e quanto è scuro l’oggetto che viene colpito”
Ad esempio:
Una sfera bianca rifletterà molta più luce e verrà percepita molto più luminosa rispetto ad una sfera grigia o nera che rifletterà meno luce e verrà percepita più scura. Quindi avremo due diverse percezioni di luminosità pur avendo la stessa luce.
Sappiamo anche che più è potente la luce che colpisce l’oggetto, più avremo contrasto tra valori chiari e valori scuri.
ALTRO ELEMENTO DA CONSIDERARE è LA SUPERFICIE DELL’OGGETTO in quanto quest’ultima modifica i LIVELLI DI CONTRASTO:
- Una superficie liscia sembrerà molto più lucida e luminosa, con un buon contrasto e un punto luce forte.
- Una superficie morbida come ad esempio una sfera di spugna non rifletterà la luce e avrà toni con meno contrasto e punto luce debole.
- Una superficie ruvida con una texture avrà tanti punti luce, ombre e mezzi toni sparsi sulla sua superficie.
La scala dei valori
Prima di tutto possiamo osservare come la scala di valori sia una scala crescente: parte dal un tono chiaro ( ossia il bianco puro dei punti luce) crescendo fino ad arrivare al nero pieno (ossia i punti più scuri).
I toni chiari si chiamano Tints, mentre i toni scuri si chiamano Shades.
Come vedete i toni all’interno della scala tonale sono INFINITI, ma per poter semplificare le cose è stata creata una scala numerata di 10 toni per semplificare il lavoro per potersi organizzare al meglio.
Possiamo ritrovare e riconoscere la scala dei valori tonali su ogni oggetto che vediamo, anche se per un principiante è più semplice distinguerla quando l’oggetto è in bianco e nero.
Joaquin Phoenix

Arthur Fleck/Joker-JOAQUIN PHOENIX
Credit: Niko Tavernise
In questo caso ho scelto una foto di Joaquin Phoenix, l’ho trasformata in una foto in bianco e nero e ho creato una mappa dei valori tonali COMPLETA.
Potete ora distinguere in maniera piuttosto semplice le varie aree e il tono corrispondente, e potete anche notare come vi sia armonia tra di essi.
Quando parlo di armonia intendo dire che la vicinanza dei diversi toni rispetta la scala dei valori.
AD ESEMPIO un tono 4 avrà vicino un tono 5 o 6 se ci stiamo muovendo verso i valori scuri della scala, oppure avrà vicino un tono 2 o 3 se ci stiamo muovendo verso i valori chiari.
Non ci sono dei “salti” tra i toni, ma c’è armonia e transizioni intelligenti.
Per “salto” intendo dire che un tono molto scuro è vicino ad un tono molto chiaro senza alcun tono intermedio che fa da transizione.
I così detti “salti” sono da considerarsi un errore piuttosto grave quando state creando una transizione morbida (ad esempio state disegnando una guancia che dovrebbe avere una scala dei valori graduale), ma può anche essere un’arma molto potente quando volete creare dei contrasti forti.
Mi spiego meglio :
Un tono viene percepito tanto più scuro o chiaro, tanto quanto è scuro o chiaro il tono vicino.
Con un esempio:
Se metto vicino un tono 9 ad un tono 2, il primo sembrerà molto più scuro rispetto ad uno stesso tono 9 vicino ad un 8. Utilizzare il giusto tono renderà i vostri lavori molto più solidi e “forti”.
In questo esempio, ho utilizzato la stessa immagine di prima ma ho applicato due differenti scale tonali.
Nell’immagine a sinistra ho utilizzato una scala completa, quindi con toni da zero a 10, mentre nella seconda ho utilizzato una scala da 0 a 6 valori tonali. Come potete vedere la prima ha contrasti molto più forti e decisi, mentre la seconda risulterà leggermente più piatta. Il motivo per cui risulta più piatta è perché ho utilizzato una scala di valori ridotta: il suo tono più scuro è un 6, rispetto al tono 10 della prima.
Questo esempio serve a farvi capire che è sempre meglio utilizzare una scala di valori completa per esprimere al meglio profondità e contrasti nel vostro lavoro, e serve anche a farvi capire che è bene iniziare il disegno con il tono più scuro.
Anatomia della Luce
Tutti gli elementi che ricevono illuminazione hanno i seguenti attributi:
- Highlight o punto luce: è il punto dell’oggetto maggiormente e direttamente esposto alla luce. Nella scala dei valori sarebbe uno zero/uno.
- Mezzotono: Come dice il nome stesso, si tratta di un tono medio che si posiziona tra i toni chiari e scuri. E’ la parte dell’oggetto che viene illuminata, ma non direttamente o a piena intensità.
- Core shadow: è la parte dell’oggetto che non riceve la luce, e si presenterà con un tono scuro.
- Riflesso della luce : Si tratta di una parte dell’oggetto che non riceve la luce direttamente dalla fonte ma la riceve “per riflesso” da un altro oggetto o da un’altra superficie nelle vicinanze.
- Cast shadow: E’ l’ombra generata dall’oggetto sulle superfici vicine.